Ricerca scientifica

Progetto Reginae

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Parte il progetto "Reginae: attività scientifiche e didattiche per la conservazione di specie rare nelle Alpi piemontesi". Tra i protagonisti gli studenti del Peano-Pellico di Cuneo.

Eryngium alpinum | I. Pace
Eryngium alpinum | I. Pace

Reginae un nuovo progetto delle Aree Protette Alpi Marittime dedicato alla flora che coinvolgerà gli studenti del Liceo "Pellico-Peano" di Cuneo per la tutela di specie botaniche rare ed endemiche.

Il Progetto, realizzato grazie ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione CRT per la Ricerca ed Istruzione per l'anno 2024, vede la collaborazione delle Aree Protette, e in particolare del Centro di Referenza Regionale per la Biodiversità Vegetale "Burnat", con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell'Università di Torino e con il Liceo Scientifico e Classico "Pellico-Peano" di Cuneo.

Il nome Reginae è stato scelto in onore della Regina delle Alpi (Eryngium alpinum), una delle specie cardine insieme alla Sassifraga incurvata (Saxifraga cernua) e alla Lisca minore (Typha minima).

Il progetto terminerà a fine 2025 e in questo arco temporale studierà le tre specie rare ed endemiche presenti sul territorio piemontese. Oltre all'acquisizione di nuove conoscenze la ricerca avrà risvolti pratici come interventi di rafforzamento e/o reintroduzione delle specie negli habitat di provenienza o in habitat idonei, ma soprattutto didattici, per aumentare la consapevolezza delle nuove generazioni e renderle parte attiva nella conservazione delle varietà botaniche e degli ecosistemi.

I giovani del Liceo "Pellico-Peano" di Cuneo saranno i protagonisti di questa esperienza: oggi più che in passato, infatti, i ragazzi sono al corrente delle criticità, talvolta irreversibili, a scapito della biodiversità vegetale. Per questo si faranno carico in prima persona di azioni di salvaguardia degli habitat e delle specie rare e in via di estinzione.

Gli studenti saranno impegnati, a settembre, in tre uscite sul territorio che prevedono la visita guidata in compagnia dei guardiaparco al Giardino Botanico Valderia che ospita, tra le altre specie floristiche, l'Eryngium alpinum, l'escursione alla scoperta della stazione naturale di Typha minima presente nella ZSC/ZPS "Stura di Demonte" e due giorni presso il rifugio Don Barbera per studiare il popolamento relitto, sito nel Parco del Marguareis, di Saxifraga cernua.

Ai ragazzi e ai loro insegnanti verranno illustrati i metodi di conservazione della biodiversità vegetale sul campo e di salvaguardia delle specie in laboratorio attraverso le biotecnologie, ma non solo.
Gli studenti saranno impegnati anche in laboratori per l'estrazione e l'analisi del DNA delle specie, in studi di micropropagazione in laboratorio e coltivazione di materiale vegetale in vivaio, nella ricerca di habitat idonei alla traslocazione delle plantule prodotte in laboratorio e in vivaio e nella traslocazione e/o rafforzamento delle popolamenti naturali.

Conosciamo meglio queste specie!

Eryngium alpinum - Regina delle Alpi

L'Eryngium alpinum è una specie endemica rarissima per il Piemonte che, ad oggi, cresce prevalentemente fuori dal suo ambiente naturale, coltivata e conservata nei giardini botanici (ad esempio a Valderia alle Terme) e presso gli Enti di conservazione ex-situ.
Segnalata su tutto l'arco alpino, la sua presenza è sempre più rara (e in pericolo!) a causa delle raccolte indiscriminate di studiosi e collezionisti.

Eryngium alpinum in piena fioritura a Valderia | I. Pace

Il progetto vuole studiare la germinabilità, ossia il grado di vitalità e il vigore germinativo dei semi con lo scopo di ottenere plantule da usare per la micropropagazione e il rafforzamento del popolamento naturale già presente in Valle Stura.
Si vogliono inoltre confrontare geneticamente le popolazioni piemontese e francese con alcuni popolamenti delle Alpi orientali.

Gli studenti avranno l'occasione di visitare il Giardino Botanico Valderia e qui raccogliere, sotto la guida degli esperti, del materiale da usare per l'analisi genetica e i semi necessari per le attività di micropropagazione.
L'obiettivo? Rafforzare i popolamenti naturali di origine e operare traslocazioni della specie in habitat idonei per garantirne la sopravvivenza.

Typha minima - Lisca minore

Specie molto rara in Piemonte, in provincia di Cuneo è presente con pochissimi esemplari in una sola stazione sita nella ZSC/ZPS "Stura di Demonte", ma l'esistenza di un campione di erbario del Liceo Classico di Cuneo datato 1877 dimostra che in passato era presente anche alla confluenza dei fiumi Gesso e Stura di Demonte.

Typha minima nella stazione naturale a Moiola | Archivio APAM

Il progetto Reginae si pone l'obiettivo di realizzare uno studio di micropropagazione propedeutico a un intervento di rafforzamento del numero di individui del popolamento già presente nella ZSC/ZPS con la collaborazione degli studenti che verranno accompagnati in un'escursione sul territorio alla scoperta della stazione naturale e saranno coinvolti, dopo una introduzione sull'ecologia della specie, nella ricerca di habitat idonei al ripopolamento.

Saxifraga cernua - Sassifraga incurvata

Specie diffusa in nord Europa, è arrivata sull'arco alpino durante le glaciazioni quaternarie; si tratta dunque di un perfetto esempio di relitto glaciale.
In Piemonte è estremamente rara: dei 32 popolamenti presenti sull'arco alpino, l'unico delle Alpi occidentali si trova nel Parco del Marguareis.

Saxifraga cernua | M. Pascale

Alle nostre latitudini, la specie si propaga in maniera agamica, ossia attraverso bulbilli che permettono la crescita di nuove plantule geneticamente uguali alla pianta madre.
Con questo progetto, si vuole rafforzare il popolamento presente nel Marguareis raccogliendo i bulbilli che le piante producono e coltivandoli in condizioni controllate; i nuovi individui verranno poi piantumati nella stazione di origine o in zone limitrofe adatte.

Gli studenti visiteranno il popolamento relitto a oltre 2400 metri di quota nel cuore del Marguareis e contribuiranno alla ricerca di habitat idonei per il ripopolamento nei dintorni della stazione naturale.
Avranno inoltre modo di visitare il vivaio forestale regionale Gambarello (Chiusa di Pesio) per piantumare il materiale vegetale prelevato in quota.


Con il progetto Reginae, le Aree Protette Alpi Marittime mirano alla conservazione della biodiversità locale attraverso il rafforzamento delle popolazioni naturali già presenti e/o l'identificazione di habitat idonei alla traslocazione.
Ma, soprattutto, questo progetto vuole essere il ponte tra il mondo della scuola e quello della ricerca e della conservazione, aumentando le conoscenze dei giovani e trasferendo loro competenze pratiche utili per la tutela e la salvaguardia degli ecosistemi.



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Ultimo aggiornamento: 12/09/2024

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