Saxifraga florulenta

Sassifraga dell'Argentera

Saxifraga florulenta

Bella, rara e inaccessibile.

Saxifraga florulenta | Archivio APAM

Aspetto

Pianta erbacea perenne. Forma grandi rosette con numerosissime foglie.
Le foglie basali lineari-spatolate, lunghe 3-6 cm a maturità, sono coriacee e pelose ai margini, non presentano incrostazioni calcaree e hanno apice acuto e mucronato-pungente. Foglie cauline densamente ghiandolose.
Fusto fiorifero alto 15-30 cm, estremamente spesso, rossiccio e frondoso, con una spiga affusolata di molti fiori rosa-carne, campanulati.


Periodo di fioritura

Luglio-settembre. La sassifraga fiorisce una sola volta, impiegando un tempo stimato dai 30 ai 75 anni (Focquet, 1982; da ciò il termine "florulenta"), e dopo la maturazione dei frutti muore.


Habitat

Rupi e pareti rocciose, preferibilmente ombreggiate, sulle rocce silicee del massiccio cristallino dell'Argentera. Cresce, a volte anche numerosa, dai 1950 ai 3200 m di quota.


Distribuzione

La specie è un paleoendemismo delle Alpi Marittime, già presente alla fine dell’era Terziaria (4 milioni di anni fa), sopravvissuta in alcuni settori delle Alpi del Sud ai successivi periodi di raffreddamento e riscaldamento climatico dell’era Quaternaria. È riuscita a resistere alle glaciazioni adattandosi al particolare habitat delle fessure su pareti silicee verticali, per questo definita anche "relitto glaciale". Specializzata a sopravvivere in un ambiente molto circoscritto con caratteristiche ben precise e con una sola chance riproduttiva durante l’unica fioritura, la sassifraga dell’Argentera è una specie vulnerabile, minacciata dalle variazioni climatiche e dal danneggiamento dei siti. Uno studio genetico (Szövényi et al. 2009) ha messo in evidenza la scarsa variabilità genetica della specie, confermando ulteriormente la fragilità della pianta. Si stimano 450 stazioni registrate di sassifraga dell’Argentera (inclusi siti tratti dalla bibliografia scientifica) sul territorio dei Parchi Marittime e Mercantour, che coprono la maggior parte dell’areale di distribuzione della pianta.


Etimologia

Saxifraga deriva dal latino saxum, "sasso" e frango, "rompo". Quindi, visto l'habitat dove questa pianta nasce, le fessure delle rocce cristalline, è un nome decisamente appropriato: "spaccasassi". Il nome specifico significa invece "pieno di fiori, fiorito".


Curiosità

Pianta simbolo del massiccio cristallino dell'Argentera-Mercantour, è stata scelta negli anni '80 dal Parc National du Mercantour come simbolo dell'area protetta.
Secondo i racconti popolari era così splendida e inaccessibile che i cacciatori del re, per poter preparare con gli steli caduti un cesto come regalo per la regina, la prendevano a fucilate. Quando la regina Margherita di Savoia (1851-1926) ricevette la carica di Presidente onorario del "Ladies Alpine Club" nel 1909, inviò alla consociate inglesi un'artistica composizione di sassifraga dell'Argentera: oggi, data la rarità della pianta e la sua protezione a livello internazionale, una multa salata non gliela toglierebbe nessuno!


Protezione

Specie a rischio, considerata Vulnerabile dall' IUCN e protetta a livello nazionale e regionale con la L.R. n. 32 del 2 novembre 1982: "Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale"



Endemismo: gli endemismi sono specie animali o vegetali che vivono esclusivamente in un determinato territorio. Quando questo è molto limitato si parla di endemismi "ristretti". "Endemico" non è necessariamente sinonimo di "raro": le specie rare contano pochi individui distribuiti in areali ampi, una specie endemica può essere anche abbondante in una determinata zona, ma essere limitata a quell'unico territorio.


Ultimo aggiornamento: 20/08/2022

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