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WILDLIFE: fauna e conservazione nelle Alpi Marittime

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Apre sabato 21 giugno la mostra di fotografia naturalistica "WILDLIFE: fauna e conservazione nelle Alpi Marittime" al Centro Visita a Entracque. Termina a metà settembre.

La foto di Davide Otta mostra, piccolo in alto a destra, un esemplare di lupo, circondato da una distesa di neve. Fine della descrizione.
Uno degli scatti di Davide Otta esposti

“WILDLIFE: fauna e conservazione nelle Alpi Marittime” è la mostra che quest'anno emozionerà i visitatori del Centro Visita di Entracque.
Una piccola esposizione ma grande in qualità fotografica e contenuti, risultato di un'affiatata collaborazione tra l'Ente APAM e i due autori degli scatti: Davide Otta e Francesco Panuello.

La mostra, che apre ufficialmente sabato 21 giugno, vuole essere un momento di incontro tra la fotografia naturalistica rispettosa della fauna e alcuni dei principali progetti di conservazione a cura di guardiaparco e dei tecnici del Servizio Conservazione delle Aree Protette Alpi Marittime.

Dai monitoraggi annuali dei camosci alle campagne per la tutela del fagiano di monte, fino ai progetti di reintroduzione del gipeto e dello stambecco che hanno permesso la sopravvivenza di queste specie nelle Alpi Marittime, visitando la mostra si ha la possibilità di scoprire l'impegno quotidiano dell'Ente nella conservazione e protezione della biodiversità alpina.

Clicca qui per la locandina.

Informazioni pratiche

Apertura: dal 21 giugno al 14 settembre al Centro Visita di Entracque.
Orari: 9.00-13.00 e 15.00-19.00.
Ingresso libero.


Davide Otta

Fin da piccolo sono stato molto attratto dal mondo naturale, specialmente dagli animali. Una grande passione cui da qualche anno ho abbinato quella per la fotografia naturalistica. Inizialmente ho fatto prove, scatti mal riusciti e poi sono arrivati i primi risultati soddisfacenti che sono stati di grande stimolo. Da quel momento in poi è stata tutta un’avventura, sveglia nel cuore della notte per essere sul campo a fotografare al momento giusto, ore di attesa al freddo e al vento per immergermi in un mondo naturale per certi versi misterioso e che ha iniziato a svelarsi con dettagli, forme e suoni. Ovviamente non tutte le uscite raggiungono le aspettative prefissate, ma l’immersione e l'esperienza nella natura offre sempre qualcosa di appagante.
In questi anni ho dedicato molto tempo alle specie più iconiche del nostro territorio (aquila, grifone, lupo, stambecco…), e con molta soddisfazione sono riuscito a vivere e a immortalare scene davvero particolari, alcune delle quali sono in mostra. La mia principale zona di attività fotografica è nelle vallate delle Alpi Marittime e delle Alpi Cozie meridionali. Trovo anche molto attraente l’ambientazione fluviale, in particolare quella del fiume Stura.
Fotografo perché spero, che attraverso le immagini di natura, le persone siano stimolate ad aumentare la sensibilità nei confronti di flora e fauna diventando parte attiva contribuendo anche alla loro promozione. Ogni piccolo gesto positivo verso la natura è un gesto per noi stessi, perché anche noi ne facciamo parte.

Francesco Panuello

Appassionato alla natura dei nostri territori a ridosso delle Alpi Marittime e Cozie, l’interesse è cominciato sin da adolescente, quando frequentavo gli ambienti fluviali accessibili nei dintorni di casa. Nel tempo questa passione è cresciuta e si è affiancata a quella della fotografia amatoriale, dapprima con la pellicola per passare in seguito alle prime macchine fotografiche digitali. Il tempo e il maggior raggio di azione (grazie alla patente e all’auto), mi hanno consentito di esplorare meglio gli ambienti e apprezzarne i vari aspetti come la vita della fauna selvatica nonché la bellezza di scorci selvaggi; il bello è che tutt’ora c’è tanto da scoprire dietro ogni angolo.
La fotografia di Natura è per me un perfetto tassello che completa questa passione attraverso cui cerco di portare la bellezza anche a chi non ha la fortuna o il tempo di osservare queste meraviglie. Spero che le stesse fotografie siano portatrici di un buon messaggio verso l’osservatore; ritengo infatti che ci sia un forte bisogno di conoscere e imparare a rispettare un simile tesoro. Penso sia necessario un approccio slow, distaccato dal modo di vivere frenetico e strettamente dipendente dalla tecnologia. Credo che il segreto sia imparare a essere pazienti e silenti e allora sarà direttamente la Natura stessa a premiarci con qualche secondo di emozione che forse, se saremo abili, si potrà bloccare e immortalare in una fotografia da incorniciare.
Il mio motto negli anni continua ad essere, e lo è sempre più, un'affermazione di M. Fatali: “I find that the intimate relationships with nature are enhanced when time is spent quietly with the natural world. Let there still be places kept secret for the next that awaits the journey of discovery”.


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Ultimo aggiornamento: 17/06/2025

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