Un piccolo popolo su cui c'è molto da imparare
Invertebrati
Un piccolo popolo su cui c'è molto da imparare
Anche se raramente ce ne rendiamo conto, la Terra è il mondo degli invertebrati: innumerevoli sono le specie presenti e incalcolabile è la loro quantità in termini di individui.
Sebbene l'attenzione maggiore venga riservata alle specie più grandi e attive, come i mammiferi o gli uccelli, in realtà la Terra è il mondo degli invertebrati, sia perché sono innumerevoli le specie presenti, sia perché è incalcolabile la loro quantità in termini di individui. Fondamentale è il loro ruolo ecologico in tutti gli ambienti terrestri, tanto che senza gli invertebrati la vita sul nostro pianeta non sarebbe così come la conosciamo.
La fauna invertebrata del Parco Alpi Marittime non sfugge, ovviamente, a queste regole. Siccome la conservazione della biodiversità è ormai riconosciuta come una strategia indispensabile per affrontare i cambiamenti climatici in atto, i due parchi del Mercantour e delle Alpi Marittime hanno deciso di affrontare una sfida importante: censire tutte le specie biologiche presenti sui loro territori nell'ambito del progetto Inventario Biologico Generalizzato (All Taxa Biodiversity Inventory), attraverso il coinvolgimento di molti scienziati e gruppi di ricerca europei, coordinati dall'istituto EDIT. Le ricerche condotte hanno permesso di censire oltre 1353 di invertebrati, portando a oltre 3400 le specie note per l'area con quelle già censite in precedenti studi.
La classe degli Insetti è fra le più rappresentative del mondo animale, sebbene molto spesso sia misconosciuta. In questo campo esistono per il Parco conoscenze approfondite solo per alcuni gruppi faunistici, come i Lepidotteri, mentre studi parziali sono stati compiuti sugli Imenotteri, in particolare le formiche, Coleotteri (Carabidi, Cerambicidi, e Scarabeidi), o insetti acquatici (Plecotteri, Efemerotteri, Ditteri, Tricotteri).
La varietà delle specie presenti conferma ancora una volta l'importanza di quest'area come sito ad alta biodiversità: la bassa mobilità di molte specie, la presenza di molti microhabitat, la compenetrazione fra clima continentale e mediterraneo fanno sì che ogni nuova ricerca porti al ritrovamento di specie mai descritte o di endemismi ristretti.
Tanto per fornire qualche cifra, sono più di 1700 le specie di Lepidotteri identificate nell'area, fra cui alcune specie molto rare, come le grandi Papilio alexanor e Parnassius phoebus, la rara Callimorpha quadripunctaria, la piccola farfalla Eudarcia palanfreella, descritta per la prima volta nel 2001. Si potrebbe continuare quasi all'infinito.
Interessanti le presenze di coleotteri rari come il Carabus solieri, specie indicatrice di una discreta complessità degli ambienti forestali in cui vive, o Haptoderus nicaensis, specie molto interessante perché molto localizzata.
Desterà sorpresa scoprire che anche in queste valli vive una formica schiavista, Polyergus rufescens, che induce un'altra specie a lavorare per la colonia dominante. Fra gli altri Artropodi è da citare un rappresentante del gruppo dei ragni lupo, ovvero ragni terricoli corridori: Vesubia jugorum è un endemismo ristretto alle Alpi sudoccidentali, dove abita le pietraie del massiccio cristallino.
Scarica la Check list dei ragni del Parco Alpi Marittime e dei Sic adiacenti.
Lo studio è stato pubblicato (2015) su Zoosystema a cura di Marco ISAIA, Mauro PASCHETTA, Alberto CHIARLE del Lab. di Ecologia – Ecosistemi terrestri, Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università di Torino.