Impiantata una vigna

Riesling, il vino di Entracque dal 2027

Impiantata una vigna

Dalle 2300 viti piantate a Tetto Violino è attesa una produzione di circa 2000 bottiglie di vino di alta qualità. Un progetto del Comune di Entracque e di Réva di Monforte d'Alba.

Nella fotografia: la vigna di Riesling a Tetto Violino, frazione  di Entracque.
La vigna di Riesling a Tetto Violino, frazione di Entracque.

Dare una nuova progettualità, innovativa e sperimentale, alle vallate piemontesi e alle loro comunità. Affrontare il tema del cambiamento climatico, e fare qualcosa di concreto per adeguarsi. E, soprattutto, fare del buon vino, così come è stato sempre fatto. Sono questi gli obiettivi principali del lungimirante progetto del Comune di Entracque insieme a Réva, azienda vitivinicola nel cuore delle Langhe. Collaborazione che guarda al futuro, in maniera curiosa, ambiziosa e sperimentale: lavorare al primo vigneto della Valle Gesso, ai 1042 m di Tetti Violino, poco distante dalle famose Gorge della Reina. Un vigneto di Riesling, che darà i suoi primi frutti in circa tre anni, con le prime bottiglie che usciranno, verosimilmente, nel 2027.

"Una piccola produzione, che ipotizziamo inizialmente in più o meno duemila bottiglie, probabilmente con vino affinato in buona parte in anfore", spiega Daniele Scaglia, General Manager del gruppo Réva, che prosegue: "Abbiamo scelto il Riesling perché, dopo diverse analisi, crediamo che la varietà d'uva e il terreno siano perfetti l'uno per l'altra. Avremmo potuto semplificarci la vita piantando una varietà più resistente, come fanno in altre valli, ma questo non ci darebbe modo di lavorare su un prodotto di qualità come vogliamo che sia questo vino. Il Riesling è un vitigno nobile e complesso, di grande eleganza, longevità e dalle importanti proprietà organolettiche. Non è un vitigno resistente, il che rappresenta una sfida, ma è un vitigno di qualità: per noi, per come lavoriamo e ragioniamo, farlo così era l'unico modo per farlo. Inoltre è un vitigno che ci permetterà di distinguerci da altri progetti simili e di approcciarci anche a un mercato internazionale".

L'iniziativa è stata presentata alla stampa venerdì scorso nel Resort Réva a Monforte d'Alba. Erano presenti giornalisti di importanti testate specializzate e non, il sindaco di Entracque Gian Pietro Pepino, il Presidente della Provincia Luca Robaldo, quello delle Aree Protette Alpi Marittime Piermario Giordano e il presidente Alberto Cirio: "La Regione Piemonte supporta ed è al fianco di chi investe sulla qualità del territorio e sull’agricoltura sostenibile. Scommettere sui borghi, attraverso le produzioni di eccellenza, significa da un lato presidiare le aree marginali del nostro Piemonte, dall’altro ridare loro centralità grazie alla produzione economica e anche all’interesse, turistico e enogastronomico, che si genera, con ricadute positive per la comunità che le abita".

Come nasce il progetto
La storia dei vini Réva è sempre stata costruita su scelte meno convenzionali, orientate dall'anima internazionale dell'azienda (il proprietario Miroslav Lekes è di Brno, Repubblica Ceca), dal buon gusto e dalla volontà di essere sempre elegante e molto riconoscibile sul profilo organolettico. Sulla base di questi presupposti, oltre alla produzione di Barolo, Réva vanta una gamma dominata dai vini rossi, ma presta da sempre molta attenzione ai vini bianchi, solitamente in secondo piano in Piemonte, come il Grey (50% Sauvignon grigio e 50% Sauvignon bianco) e il Solonoir (un Metodo Classico 100% Pinot Nero). I risultati ottenuti in Langa sono evidenti, ma i terreni vitati di proprietà non si prestano a realizzare una produzione di Riesling di ispirazione tedesca. Tuttavia, le estati che portano da qualche anno a questa parte temperature sopra la media, portano alla convinzione che qualcosa stia cambiando, e che sia il momento per tentare progetti diversi. A condividere idee e preoccupazioni sul futuro agricolo si trovano a un certo punto Daniele Scaglia e Gian Pietro Pepino, sindaco di Entracque, piccolo comune poco distante da Cuneo facente parte dell'Unione montana delle Alpi Marittime. Quasi mille metri sul livello del mare: un luogo in cui nessuno, prima, aveva mai pensato di fare vino. Ma le temperature in aumento spingono a pensare a nuove soluzioni, e a sfide diverse: iniziano così la ricerca e le analisi dei terreni, e improvvisamente il progetto prende forma: con il sostegno ufficiale del Comune di Entracque, il 18 Luglio 2023 in Località Tetti Violino sono state piantumate dall’azienda Ferro 2300 piante di Riesling.

Il primo vigneto di Entracque
Occorrerà qualche anno per lavorare alla prima vendemmia, ma nel frattempo le premesse sono incoraggianti. Il terreno è argilloso, perfetto per la coltivazione della vite, ed ha una colorazione rossastra, caratteristica che indica la presenza di ferro e sedimenti rocciosi da erosione, ideale per la coltivazione di Riesling. Inoltre c’è il fattore temperatura (che in estate va dai 14°/16° ai 28°/30°), capace di fornire la giusta concentrazione di zuccheri in ogni acino e un notevole sviluppo degli aromi. Il progetto prevede un vino portavoce dei tempi odierni e delle sue mode: ecco perché, in collaborazione con l’agronomo Roberto Abbate e l’enologo Beppe Caviola di Réva, è in corso lo studio sull’affinamento di questo Riesling di Montagna che sarà affinato suddiviso in piccole botti e anfore.

Siamo fiduciosi sui risultati, ma lo siamo ancora di più per il grande potenziale di un progetto come questo” dice il Sindaco di Entracque. “Non solo stiamo dando una seconda occasione a terre ormai in disuso da anni, ma allo stesso tempo stiamo creando un nuovo potenziale prodotto tipico, una nuova proposta per i visitatori di Entracque e delle zone limitrofe e una nuova possibilità di lavoro per i giovani - ma anche meno giovani. In poche parole stiamo creando per la nostra comunità un nuovo futuro, e questo lo dobbiamo a Réva e alla sua grande volontà di evoluzione e innovazione”.
Non a caso, visto che l’intera produzione sarà realizzata interamente nel territorio di Entracque, si stanno già coinvolgendo piccole realtà locali per fare sì che questo diventi un progetto capace di rappresentare l’intera comunità e, in prospettiva, un’alternativa per i territori montani.

Ultimo aggiornamento: 04/12/2023

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