Ricerca scientifica

Migrans: lo studio dei rapaci migratori in valle Stura

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Il progetto avviato quest'anno il 18 agosto andrà avanti sino al 6 settembre. Tutte le osservazioni registrate a Madonna del Pino pubblicate quotidianamente nella sezione "Citizen science" del Parco.

Fotografia: osservatori del progetto Migrans a Madonna del Pino.
Osservatori del progetto Migrans a Madonna del Pino.

Decine di volontari, personale del Parco e Carabinieri forestali per 8 ore al giorno dal 18 agosto sono con lo sguardo rivolto in alto per il monitoraggio dei migratori in Valle Stura. Quest'anno è la trentatreesima edizione del progetto Migrans che raccoglie dati sul passaggio degli uccelli diretti nel sud Europa o in Africa.

Il quartier generale di Migrans è a Madonna del Pino, a Demonte, una stazione di osservazione in posizione strategica, ideale per contare i passaggi degli uccelli. La campagna 2023 è iniziata con numeri sotto tono, rispetto le medie del passato, perché il bel tempo consente il volo dei rapaci molto in quota e per questo difficile da intercettare. Negli ultimi giorni i numeri sono stati decisamente migliori, anche se senza picchi da togliere il fiato come accaduto in passato.

Come sempre la specie più presente è il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus). Il rapace (115-130 cm di apertura alare circa) fa la spola tra il nord Europa, l’Italia e l’Africa (sud del Sahara), percorrendo ogni anno, instancabile, migliaia di chilometri. A fargli compagnia nel lungo viaggio c'è anche il nibbio bruno (Milvus migrans), rapace delle dimensioni di una poiana, facilmente riconoscibile in volo per la coda leggermente forcuta e per il piumaggio omogeneamente bruno. Sono poi stati registrati anche nibbi reali e falchi di palude.

Al 30 agosto sono stati contati 1134 falchi pecchiaioli, 23 nibbi bruni, 2 nibbi reali... per aggiornare appassionati, curiosi e ricercatori quest'anno abbiamo creato una pagina ad hoc del progetto in cui viene quotidianamente pubblicato il report degli avvistamenti. Se sei interessato clicca qui!.

Per fare il bilancio della stagione bisogna aspettare la fine delle osservazioni programmata per il 6 settembre.


Perché l'osservazione dei migrator è importante? Perché i dati, che vengono poi condivisi a livello nazionale, e che riguardano diverse specie di rapaci, permettono di seguire l’evolversi delle popolazioni di questi uccelli che sono considerati buoni indicatori dello stato di salute del territorio. La loro presenza indica ambienti ricchi di imenotteri e rettili, di cui si nutrono, segnale di un territorio ad alta biodiversità. Inoltre queste specie passano metà del loro tempo in Africa, un continente che a livello ambientale sta andando incontro a grandi sconvolgimenti. Anche per questo, questi rapaci sono inseriti nella Direttiva I "Uccelli".


Diventa un volontario del Progetto Migrans

Ogni anno è sempre più fondamentale e preziosa la collaborazione al Progetto Migrans da parte dei numerosi volontari, provenienti da tutto il Piemonte e dalla Liguria, che permette la raccolta di importanti dati sulla fenologia di migrazione di diverse specie protette e dall’elevato valore conservazionistico.
Quest’attività è necessaria per comprendere il dinamico fenomeno della migrazione che, per certe specie, sembra posticipare il picco dei passaggi.

Se vuoi diventare volontario del Progetto Migrans, oppure capire meglio di cosa si tratta, puoi scrivere a fabiano.sartirana@areeprotettealpimarittime.it.


Ultimo aggiornamento: 07/09/2023

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