Giornata di incontri, esercitazioni con i cani antiveleno e uno spettacolo teatrale

“Ecce Lupo” al Parco archeologico di Valdieri

Giornata di incontri, esercitazioni con i cani antiveleno e uno spettacolo teatrale

Mercoledì 16 agosto, l'intero pomeriggio e una serata dedicati al lupo e al rapporto con l'uomo. Storia, dimostrazione con i cani antiveleno del progetto LIFE Wolfalps EU e spettacolo teatrale.

Fotografia: la capanna del parco archeologico di Valdieri. G. Bernardi
La capanna del parco archeologico di Valdieri. G. Bernardi

“Ecce Lupo”, un pomeriggio ed una serata dedicati al lupo e al rapporto con l’uomo. Nell’area verde del Parco archeologico di Valdieri, mercoledì 16 agosto, una serie di appuntamenti promossi dalla Cooperativa Montagne del Mare offrono spunti, riflessioni, stupore e animazioni sul tema del ritorno naturale del predatore sulle Alpi Liguri e Marittime che risale all’inizio degli anni ’90.

Si comincia, alle ore 15, con “Da selvatico a domestico” a cura dell’archeologo Mauro Corrente che spiega “Il cane che oggi conosciamo come “il miglior amico dell’uomo” una volta non esisteva; discende da una creatura che viene associata alla natura selvaggia, che molti temono e che nell’immaginario collettivo è stato spesso rappresentato come una minaccia e un nemico. Allora come è potuto accadere che si sia avvicinato tanto all’Homo Sapiens? Lo abbiamo conquistato, oppure è stato lui a conquistare noi?”.
Il relatore presenterà le varie teorie, ad oggi ancora dibattute, che sono state formulate sulla domesticazione del lupo nella preistoria che tentano di fornire una risposta alle domande.

A prendere il testimone del secondo appuntamento, alle ore 16, sono i soci dell’Associazione Terra Taurina che presenteranno “La cultura teriomorfa e il legame sacrale con gli animali nella Gallia Cisalpina”. Dalla rappresentazione nei petroglifi alle chimere delle dracme, gli animali sono sempre stati presenti nella spiritualità celtica come simboli, fonte ispirazione e divinità teriomorfe, cioè a forma di animale. La scelta di votarsi ad un animale, l’invocazione a un dio nella sua forma bestiale o l’incisione di un volto mutato da caratteristiche animali diviene un tratto comune con il culto spirituale spesso presente nelle pratiche druidiche. Nell’incontro divulgativo verranno esaminati i legami che ogni membro di una “touta” (nazione celtica o clan) aveva con i propri animali, esulando l'aspetto sciamanico, assente nella cultura celtica, e come si sviluppava il rapporto con le divinità teriomorfe.

Da non perdere, alle 17.30, la dimostrazione con i cani dell’Unità cinofila antiveleno del progetto LIFE Wolfalps EU. Un momento per vedere lo straordinario lavoro di cui sono capaci i conduttori e gli animali addestrati per la prevenzione dell’avvelenamento con esche che non colpisce solo i selvatici ma anche i domestici. Una piaga, quella dei bocconi mortiferi, che rappresenta un rischio anche per l’uomo.

La conclusione della giornata è affidata allo spettacolo teatrale “Ecce lupo”, alle 21.30, di Davide Fabbrocino (ingresso libero).

La trama della rappresentazione verte su un processo in Tribunale nei confronti di un allevatore che ha avvelenato un lupo, stanco degli attacchi al suo bestiame. Sarà il pubblico – una sorta di giuria popolare – a esprimersi sulla colpevolezza o meno del protagonista. Una riflessione che parte dal lupo per arrivare al rapporto uomo-natura. Il tema è complesso, con infinite sfaccettature ed il teatro è il modo migliore per mettere in luce ogni problematica e per coinvolgere gli spettatori. Anche il luogo ha una sua rilevanza. La rappresentazione nella natura amplifica il messaggio e induce ad una maggiore attenzione sugli argomenti ambientali.

Non è facile trattare la tematica perché divisiva e non tutte le realtà se ne assumono la responsabilità. Il conflitto uomo-lupo per noi è un punto di partenza per smontare la visione antropocentrica del mondo. Sono un sostenitore dell’arte come strumento di comunicazione che aiuti a smontare gli stereotipi e a riflettere. Il teatro non serve a dare risposte – per quelle c’è la politica – ma a proporre altri punti di vista attraverso la stimolazione delle emozioni. A fine spettacolo per un attore è piacevole provare le stesse sensazioni di quando si torna da un viaggio dove si sono viste cose nuove. Ci si sente accresciuti, più consapevoli”, spiega Fabbroncino. La regia dello spettacolo è di Andrea Robbiano, il testo di Giuseppe Della Misericordia.

Per informazioni: Cooperativa Montagne del Mare, tel. 0171 1740052, 0171 978616.

Ultimo aggiornamento: 16/08/2023

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